Cassata siciliana

>> venerdì 13 novembre 2009






E' la classica cassata siciliana, nella versione catanese, ovvero senza il marzapane sotto la glassa che è invece presente nella versione palermitana . 

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Graffe




 
Queste buonissime graffe non sono di mia invenzione, la ricetta è stata infatti presa in prestito dal blog di Adriano, che ringrazio tantissimo, e la trovate qui.
Il sapore è molto simile a quello delle graffe vendute nei bar qui a Catania, spero vi piacciano!!

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Tartufi bianchi e neri




 

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La fiera dei morti...e delle menzogne.

>> lunedì 2 novembre 2009

Ecco un articolo apparso il 30/10 sul sito internet radiocatania :
"Prosegue il ricco programma di iniziative commerciali all’interno della Fiera dei Morti. L’evento, che sta raccogliendo consensi da parte delle centinaia di visitatori che da poco più di due giorni affollano il “Santa Sofia”, è stato ancora una volta caratterizzato da

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Pizza in teglia morbida.


Negli ultimi giorni mi sono messa a provare un pò di ricette del mitico Adriano. Devo dire che mi sono avventurata praticamente ad occhi chiusi, certa della bravura e affidabilità dell'autore, ed ho fatto più che bene: i lievitati non hanno segreti per lui ed i risultati sono stati eccezionali!
Questa è la sua pizza in teglia ad alta idratazione, morbida e profumatissima!!

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This is it!!!

>> martedì 27 ottobre 2009

Ecco fresche fresche per voi le succulente notizie di oggi, direttamente dal tg2.
Per prima cosa la politica: pace fatta tra Berlusca e Tremo, come sottofondo " All you need is love", Beatles.
Dopo essere corso a farsi difendere da Bossi il povero Tremonti ha finalmente chiarito con Berlusconi: l'amore non è bello se non è litigarello.
Seguono tre servizi sul presunto abbandono del PD da parte di Rutelli con relativa storia della vita di "colui che viene soprannominato Ciccio Bello" (testuali parole) ; sottofondo "Centro di gravità permanente di Battiato.
Un servizio rapido invece per la conferma della condanna di reclusione per l'avvocato Mills.
Chiusa la esauriente pagina politica si passa alla "cronaca" : ennesimo servizio sull'omicidio di Chiara Poggi; esclusivo !!! : al tg2 l'intervista della donna che si è fatta scappare di mano la carrozzina col proprio bimbo dentro, finita sui binari mentre sta per passare il treno. La donna, che come si vede dal video si era fatta letteralmente addosso, parla di miracolo (culo enorme) in una intervista ad una rete austriaca.
Segue un servizio su "Animal Farm" (fu scritto per contrastare l'ideologia comunista? Misteri che ancora devono essere svelati!) e poi, udite udite : Brad Pitt che cade dalla moto, e infine, dulcis in fundo, servizio su Michael Jackson, che ci sta sempre bene.
No comment.

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Dopo la pioggia....

>> sabato 24 ottobre 2009





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Rame di Napoli

>> domenica 18 ottobre 2009





Stamattina sono stata in pasticceria da mio zio...e vedendo gli scaffali pieni di leccornie del periodo (bersaglieri, totò, n'zuddi, etc, etc...), non potevo perdere l'occasione di rubare la ricettuzza delle rame di napoli, che di napoletano non hanno niente!

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BAARIA

>> domenica 11 ottobre 2009

Ho pensato di parlare un pò di questo film semplicemente perchè è l'ultimo che ho visto...e forse anche perchè, sebbene sia passata una settimana, ancora a volte mi sorprendo a rifletterci e a cercare di capire che impressione mi abbia dato.
Vederlo credo fosse diventato quasi un obbligo: se ne è parlato molto, forse troppo, e poi, se era piaciuto al nostro amato presidente del consiglio...non potevo non andare a capirne il perchè!
Ciò che alla fine mi è rimasto è una sensazione strana, già provata altre volte, nel non riuscire ad esprimere un giudizio netto alla domanda : "Allora, ti è piaciuto? Com'è?".
Non posso dire che sia un bel film nè che non mi sia piaciuto; di sicuro ho capito il motivo per il quale sia piaciuto al "cavaliere": una visione del fascismo che definirei da "barzelletta", leggera e ironica, una visione del comunismo come movimento di disfatta, responsabile di tutto il male della società, un episodio come quello di portella della Ginestra relegato all'immagine di un titolo su di un giornale.
Tornatore  vorrebbe racchiudere in 150 minuti 40 anni di storia italiana, raccontando al contempo la vita di un paese di provincia, con il suo corteo di "mostri" e "santi" tali da meritare un posto nell'affresco della cattedrale, e una delicata storia d'amore, affidando il tutto ad una narrazione corale in pieno stile verista, direi quasi "malavogliano".
Il regista vorrebbe prendere in considerazione un piano sociale, un piano storico, un piano politico ed un piano personale della vita dei suoi protagonisti ma in realtà non riesce ad approfondirne alcuno; decisamente non si può volere tutto e bisognava forse sacrificare qualche aspetto per approfondirne qualcun'altro.
Pur nella coralità della visione,alcune scene si evidenziano racchiudendo piccoli momenti di un mondo svanito, che Tornatore rievoca con nostalgia : la "rivoluzione" rappresentata dal ballo “misto” dove per la prima volta un uomo invita a ballare una donna, i saluti per i defunti affidati ai moribondi ( così tanti che "se non me li scrivete finisce che me li scordo") , la fuitina al contrario, la santa patrona, che sotto una pioggia battente, "se non rientra lei in Chiesa, non entra nessuno", i voti dei non vedenti, trasportati freneticamente ale urne alla diperata ricerca di una vittoria elettorale, la, prevedibile, fuoriuscita della mosca (ancora viva?) dalla trottola nella qual era stata rinchiusa.
Il risultato, per me, è un' "insalata mista", dove si "vola" in modo un pò troppo forzato e senza coesione, da un'epoca ad un'altra ( utilizzando, per forza di cose, il dissolvimento di una scena per passare alla successiva, come se si trattasse di capitoli di un libro) e che alla fine ti lascia dentro un grande senso di delusione.
Il cast, di tutto rispetto, che vede una esagerata sequela di attori noti al grande pubblico ( Luigi Lo Cascio, raul Bova, Beppe Fiorello, Laura Chiatti, Nicole Grimaudo, Michele Placido, Nino Frassica, Tony Sperandeo,  Aldo Baglio, Vincenzo Salemme, Giorio Faletti, Leo Gullotta, Ficarra e Picone, etc) delegati a ruoli secondari con la scelta di riservare al ruolo dei protagonisti volti meno noti ( Francesco Scianna e Margareth Madè) è un vano tentativo di riempire una storia vuota e di attirare più spettatori possibili. Da sottolineare il ruolo di Monica Bellucci, alla quale Tornatore assegna l'unico ruolo che evidentemente reputa all'altezza dell'attrice ( vedere per capire :op !).
Meritano invece una nota più che positiva le splendide musiche di Ennio Morricone che non si smentisce mai, la riproduzione degli ambienti, interni ed esterni, ee la splendida fotografia diretta da Enrico Lucido.
Insomma, il film merita  certamente di essere visto ma non è certo il capolavoro che avrebbe potuto essere.
Non so se il film vincerà l'oscar, il che comunque non credo abbia un grande significato reale, ma se posso permettermi credo davvero che meriterebbe un premio il trailer, toccante, ben fatto, lascia parlare i gesti, le immagini, le musiche, piuttosto che le parole, ed emoziona al punto da dare i brividi.

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Gelo di mellone

>> mercoledì 23 settembre 2009

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Bavarese alla pesca con mousse al limone

>> lunedì 21 settembre 2009


Ricetta rubata dalla dolcissima Lusi dei Docidichiara, è una semplice base biscotto (400 gr di Digestive e 150 gr di burro) alla quale ho unito una crema pasticcera al limone (buccia di 2 limone + colla di pesce per rassodarla) e nel mezzo uno strato di geleè di pesche.
Ho poi decorato con tortagel aromatizzata con succo di pesca.
E' un dolce fresco e leggero, velocissimo da realizzare.


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Surf cake



Ed ecco la Mississipi moud cake, un dolce supercioccolatoso dalla consistenza morbida e fangosa, come dice appunto il nome, a ricordare il fango del delta del fiume. E' quindi un dolce tipico del sud degli USA che ho ricoperto in panna e decorato con gelatina alimentare, biscotti digestive e soggetti in pasta di zucchero.
Non è perfetta ma la trovo simpatica ed adatta al festeggiato, maniaco del windsurf.
Da notare lo squalo che segue il mio ignaro papà!!

Ingredienti:

250 gr di burro
250 gr di cioccolato fondente
180 ml di acqua
2 cucchiaini di caffè liofilizzato
150 gr di farina autolievitante (detta anche "farina magica")
150 gr di farina 00
70 gr di cacao in polvere
1/2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
250 gr di zucchero
4 uova
120 ml di latticello
2 cucchiai di olio
Procedimento


In un pentolino sciogliete insieme all'acqua il burro, il cioccolato ed il caffè solubile, girando con un cucchiaio di legno finchè non avrete una crema liscia; togliete quindi dal fuoco e lasciate intiepidire.
Setacciate in una terrina le due farine insieme al cacao ed al bicarbonato e allo zucchero. Aggiungetevi le uova appena un pò sbattute con il latticello e l'olio e mescolate bene.
Incorporatevi quindi l'impasto con il cioccolato e versate l'impasto in una tortiera da 26 cm imburrata ed infarinata.
Passate in forno caldo a 160 gradi per circa un'ora e venti minuti: i tempi sono comunque soggettivi, prima di sfornare fate la prova stecchino che dovrà uscire leggermente umido.
Sfornate il dolce e richiudetelo entro un telo a cucina nel quale lo lascierete raffreddare.
Tutto sommato è una preparazione semplice ma vi assicuro che il gusto è qualcosa di formidabile, si sente davvero tutto il sapore e l'odore del cioccolato, una delizia!

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Dalla panna....il burro ed il latticello (buttermilk)

Per la torta di compleanno di mio papà avevo proprio voglia di preparare una Missisipi food cake, la delizia americana al cioccolato, già fatta altre volte ma che che prevede il latticello tra gli ingredienti. Ho sempre sostituito questo ingrediente, tipicamente americano e derivato dalla realizzazione del burro, con il latte, ma il risultato non mi soddisfaceva. Ho deciso così di realizzarlo in casa, dato che si tratta di una operazione semplice e divertente.
Il latticello può essere utilizzato in moltissime ricette come muffin, pancake, piadine ai cui impasti dono una incredibile sofficità.
Ecco il procedimento :
Vi serve mezzo litro di panna e una impastatrice o sbattitore.
Montate la panna finchè non addensa; a questo punto continuate ancora finchè non si comincerà a formare un liquido ed una parte solida. Man mano che andrete avanti le due parti si separeranno.
A questo punto raccogliete il burro formatosi con le mani e sciacciate bene per fargli eliminare l'acqua, dopo di chè schiacciate il burro contro un setaccio, io ho usato una fascetta di quelle per la ricotta, e poi sciaquatelo sotto l'acqua ghiacciata, meglio se utilizzate l'acqua di una ciotola alla quale avrete unito dei cubetti di ghiaccio. Mettete il burro in della carta da forno e ponetelo dentro un contenitore in coccio. Se volete potete aromatizzarlo con sale o erbe aromatiche.
Il liquido che rimane è il latticello, filtratelo e conservatelo in frigo per non più di 2-3 giorni.
Piccola precisazione : io ho utilizzato il burro un pò la sera, sul pane, ed il resto il giorno dopo per la torta; credo comunque che i tempi di conservazione siano inferiori rispetto al burro acquistato al supermercato, e questo in virtù della maggiore percentuale di liquido che permane nel burro casalingo; vi consiglio pertano di consumarlo entro una settimana.

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Biscotti di frolla montata per sparabiscotti


L'avevo detto che prima o poi avrei dovuto provare questo strano aggeggio che mi ha regalato Marco...quale migliore occasione se non il laboratorio dei dolci di Chiara di sabato scorso?
Ho scelto come ricetta la frolla montata dì Babette, che si è rivelata della giusta consistenza e sapore.
Ho decorato con cioccolata fondente, marmellata di mandarini e di frutti di bosco e infine granella di nocciole.
Per quanto riguarda l'estetica sono consapevole che si poteva fare di meglio; tuttavia lo sparabiscotti richiede una certa manualità, io posso solo dire che preferisco la sacca da pasticcere!

Ecco la ricetta:
11 gr. di margarina tagliata a quadretti e a temperatura ambiente,
55,5 gr. burro tagliata a quadretti e a temperatura ambiente,
(potete usare anche solo burro)
83 gr. zucchero al velo,
166,6 gr. farina 00,
100 gr. farina Manitoba,
1 uova,
mezza bustina di vanillina,
1 pizzichino di sale.

Procedimento:

Setacciare insieme le due farine. Mettere il burro, la margarina e lo zucchero nell'impastatrice con la frusta a filo e montare bene. Aggiungere l'uovo e continuare a montare qualche minuto, finchè l'uovo non si sia assorbito. Con un cucchiaio incorporate delicatamente le farine, aggiungendo anche il pizzico di sale e la vanillina.Il composto va lavorato fino a renderlo omogeneo (fare questa operazione a mano sarebbe piuttosto faticoso, meglio utilizzare l'impastatrice con il gancio innestato) . Mettere nello sparabiscotti e formare i biscotti direttamente sulla teglia, senza bisogno di ungere ( il composto è già ricco di burro!).
Infornare a 170 per 12-15 minuti: i biscotti devono restare bianchi o appena-appena dorati. Tolti dal forno saranno teneri ma vanno lasciati raffreddare e sono migliori se consumati dopo qualche giorno. Si conservano a lungo in una scatola di latta.
Buon appetito!!!

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Brioche catanesi per granita




Se d'inverno il catanese doc, per la sua colazione si butta un pò più sul pesante, puntando su iris, raviole e panzerotti, d'estate e d'obbligo la granita, e con la granita non può mancare la brioches!!
Questa ricetta è frutto di tanti tentativi, insuccessi, delusioni fino a quando, con mia grande soddisfazione, ho ottenuto delle brioches meravigliose, profumate e soffici, meglio di quelle del bar, sprattutto se mangiate calde, appena sfornate!!
Ecco gli ingredientti:

250 g. farina Manitoba
250 g. farina 00
150 g. zucchero
75 g burro
10 g. sale
8 g di lievito di birra
175 g di latte (a temp. ambiente)
un cucchiaio di miele
2 uova
tre goccie di aroma panettone e due di aroma burro (in mancanza la buccia grattuggiata di una arancia)

Procedimento:

Sbriciolate il lievito in una terrina, aggiungete circa metà del latte e tanta farina quanta ne basta per formare una massa compatta. Fate un taglio a croce e coprite con pellicola. Fate riposare per una mezz'oretta o fino al raddoppio (a seconda della temperatura potrebbe volerci più o meno tempo).
Trascorso il tempo sciogliete il sale nel restante latte e unite in un'altra ciotola (o nell'impastatrice) tutti gli ingredienti tranne il burro.
Unite i due impasti ottenuti (quello lievitato e quello appena fatto) e mescolate molto bene con le mani o con l'uncino dell'impastatrice.Raccogliete l'impasto in una palla (deve essere morbido-elastico ma non deve appiccicare alle mani) Fate riposare mezz'ora.
Tagliate il burro freddo di frigo a pezzetti ed unite al composto, impastando bene per farlo assorbire all'impasto.
A questo punto copriamo con un canovaccio umido o con il celophane, avendo in questo caso l'accortezza di lasciare uno spiraglio aperto attraverso il quale l'impasto possa "respirare" e mettiamo a lievitare in un luogo caldo (almeno 26 gradi) per almeno quattro ore.

Trascorso questo tempo riprendiamo l'impasto e formiamo delle palle (io vado ad occhio ma devono essere piccole perchè lievitano molto, orientatevi sui 100 gr) alle quali formeremo un cappellino sopra. Potete utilizzare il metodo delle pieghe per fare crescere maggiormente le vostre brioches e renderle più uniformi.


Copriamo con un telo e mettiamo a lievitare. Questa lievitaione sarà più lenta, quindi vi consiglio di mettere a lievitare tutta la notte.
Trascorsa la lievitazione spennelliamo con del rosso d'uovo ed inforniamo a 180 gradi.


Eccole prima di infornarle:


Devono essere messe in forno CALDO ed essere tirate fuori non appena vedete che la parte spennellata diventa scura, davvero pochissim minuti, quindi controllatele! Non lasciatele assolutamente in forno più del necessario neanche a forno spento perchè seccano e perdono tutta la loro morbidezza!!



TEMPISTICA
Per avere le brioches al mattino io inizio la lavorazione alle 5 del pomeriggio. E' un orario che vi consiglio perchè permette di farle lievitare tutta la notte.

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Dessert o paste da thè

Oggi voglio postare una ricetta davvero molto semplice, tanto veloce da realizzare quanto deliziosa.
I dessert sono dei biscotti-pasticcini buonissimi e semplicissimi da fare, si impiega in tutto mezz'ora, 45 minuti al massimo, compresa cottura e decorazioni.
Una vera bontà, ideali da preparare se aspettate ospiti, possono essere conservati in una scatola di metallo e resistono tranquillamente una settimana.
Ho preso gli ingredienti dal libro di mia madre (di quando lavorava in pasticceria) e per il procedimento (che non c'era!) mi sono ispirata ad una ricetta trovata su cookaround (molto simile).

Ingredienti :
225 gr di farina
100 gr di zucchero a velo
150 gr di burro
1 uovo
mezzo cucchiaino di lievito
aroma al burro (fantastico davvero! In alternativa una bustina di vanillina e qualche goccia di aroma al limone)

Procedimento:
Con le fruste elettriche montate il burro insieme allo zucchero e poi unite l'uovo. Continuate a sbattere fino ad avere un impasto omogeneo. Unite la farina mescolata al lievito delicatamente, con movimenti dal basso all'alto (come per il Pds) unite gli aromi e, dopo aver mesolato, sistemate il composto in una sacca da pasticcere con innestata una bocchetta a stella di 12 mm di diametro (il composto è abbastanza duro).
Divertitevi a formare sulla teglia rivestita di carta da forno dei pasticcini della forma preferita. Io ho fatto quelle che da noi vanno per la maggiore.
Immagine
Infornate a 220 gradi tirando fuori i biscotti prima che diventino dorati. Dovrebbero bastare 15 min. comunque teneteli d'occhio.
Sfornate e fate raffreddare: fate attenzione, quando sono caldi sono delicatissimi.
Decorate con zucchero a velo o cioccolata fondente.




Buon Appetito!!!

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Pan di Spagna

Ricetta base, indispensabile per la maggior parte delle torte, semplicissima, priva di grassi e soprattutto, senza lievito!!!
Io lo faccio così:
Per una teglia da 26 cm:
6 uova
180 gr di farina
180gr di zucchero

In ogni caso utilizzo sempre 30 gr di zucchero e 30 gr di farina per ogni uovo, variando il numero di uova in base alla dimensione della teglia.

Procedimento :
Montate con una impastatrice o con uno sbattitore le uova insieme allo zucchero per 15 minuti, nel caso utilizziate lo sbattitore dovete lavorarle un pò di più; in ogni caso la cosa fondamentale e che alla fine il composto sia diventato bianco e triplicato di volume; un metodo veloce per capire se potete fermarvi è verificare che le uova "scrivino". Fate così : immergete le fruste nel composto, sollevatele e vedete se il composto che cola da esse è abbastanza compatto da formare delle scritte sul resto del composto che rimangano ben separate, senza fondersi con esso.
A questo punto l'impastatrice non vi serve più. Prendete una spatola o un cucchiaio di legno e unite la farina setacciata, poco per volta e con estrema delicatezza, per non smontare il compsto.
Utilizzate dei movimenti dal basso verso l'alto, sempre delicati e senza mai mescolare!!
Infonate in forno caldo a 180 gradi finchè la superfice non sarà bella dorata. Prima di sfornare fate la prova dello spaghetto per vedere se l'interno è ben cotto!!
Una volta sfornato fatelo raffreddare avvolto in un canovaccio per mantenerlo bello umido.
Ecco il risultato, questo è stato fatto in uno stampo da 22 cm


Bello alto, anche senza lievito!


Buon appetito!!!

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Crema pasticcera

Mitica ricetta di mio zio, buonissima, ideale per una torta semplice e veloce, ma non solo in quanto buonissima anche da sola, o con dei biscotti!
Eccovi gli ingredienti :
400 gr di zucchero
200 gr di farina
4 uova
1 litro di latte
vanillina
due o tre pezzi di scorza di limone

Procedimento :
Setacciate in una terrina la farina e lo zucchero; aggiungete le uova intere e mescolate bene con un cucchiaio di legno.




In un pentolino scaldate il latte senza farlo bollire ed aggiungetelo a filo al composto.


unite infine la vanillina e la scorza di limone e ponete sul fuoco.
Mescolate continuamente senza smettere fino a che non si addenserà.



A questo punto togliete dal fuoco e mescolate energeticamente.Prontaaa!!
Io l'ho utilizzata per il millefoglie, eccolo:



Buon appetito!!

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